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Cos’è la telemedicina? Facciamo chiarezza!

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Negli ultimi anni, in Italia è progressivamente cresciuta l’attenzione nei confronti della telemedicina, ma è stato solo di fronte all’emergenza causata dal Covid-19 che i progetti di assistenza medica online hanno effettivamente conquistato la ribalta.

In questo articolo, facciamo un passo indietro per cercare di inquadrare meglio il tema e capire come funziona e quali sono le tecnologie che abilitano la Telemedicina.

La definizione del Ministero della Salute

Secondo quanto riportato dalle linee di indirizzo nazionale del Ministero della Salute, per Telemedicina si intende:

“Una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località. La Telemedicina comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti. “

Sempre secondo il Ministero della Salute, i servizi di Telemedicina vanno assimilati a qualunque servizio sanitario diagnostico/terapeutico. Tuttavia,  la prestazione erogata in Telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per cercare di migliorare efficacia, efficienza e appropriatezza.

Il Ministero precisa, a titolo semplificativo e non esaustivo, che non rientrano nella Telemedicina portali di informazioni sanitarie, social network, forum, newsgroup e posta elettronica.

Semplificando al massimo, con telemedicina si intende quindi la possibilità di utilizzare la leva tecnologica per abilitare l’assistenza sanitaria a distanza. Ciò significa dare la possibilità ai medici e al personale sanitario di prestare assistenza anche a distanza ai loro pazienti, utilizzando computer, smartphone o altri dispositivi connessi.

Le origini: dalla Luna al Pianeta terra

La Telemedicina ha trovato le sue prime applicazioni negli anni ’60. Risale, infatti, al 1964 il programma della Nasa Integrated Medical and Behavioral Laboratories and Measurement Systems che puntava a monitorare i dati biometrici degli astronauti per lungo tempo lontani dalla Terra e fornire un supporto a distanza in caso di emergenza medica attraverso la possibilità di guidare i compagni di viaggio nella diagnosi e in un eventuale primo intervento.

Probabilmente uno dei primi e più famosi usi della telemedicina in ambito ospedaliero è stato invece quando, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, un collegamento televisivo a circuito chiuso è stato stabilito tra il Nebraska Psychiatric Institute e il Norfolk State Hospital per realizzare consulti psichiatrici.

Come funziona

Sempre secondo le linee del Ministero della Salute, i servizi di Telemedicina possono essere classificati in tre grandi macro-aree: Telemedicina specialistica, Telesalute e Teleassistenza.

Vediamole nel dettaglio.

La Telemedicina specialistica

Grazie alla Telemedicina specialistica i pazienti possono fruire di servizi e prestazioni a distanza nell’ambito di una specifica disciplina medica. Rientrano in questa categoria le seguenti modalità di interazione:

  • la Televisita, che prevede l’interazione di paziente e medico/specialista attraverso un supporto video in tempo reale;
  • il Teleconsulto, in cui a interagire sono medici e specialisti per definire una diagnosi o scegliere una terapia. Si tratta di un’attività di consulenza a distanza;
  • la Telecooperazione prevede l’assistenza di un medico o di un altro operatore sanitario a un altro medico o altro operatore sanitario mentre svolge la prestazione.

La Telesalute

Questa categoria di servizi di Telemedicina prevede un servizio di assistenza personalizzato che mette in collegamento diretto i pazienti con il loro medico che li assiste nella diagnosi, nel monitoraggio dei parametri vitali, nella gestione del percorso di cura, attraverso il Telemonitoraggio dei loro parametri vitali a distanza.

La registrazione e trasmissione dei dati può essere automatizzata o realizzata da parte del paziente stesso o di un operatore sanitario, e questa modalità d’interazione prevede un ruolo attivo del medico e del paziente.

Per quanto riguarda il telemonitoraggio, in questo caso un ruolo primario spetta alle tecnologie IoMT (Internet of Medical Things), ovvero sensori che misurano i parametri vitali del paziente, dispositivi connessi che oltre a registrare i dati li inviano in cloud, rendendoli così disponibili al medico curante.

La Teleassistenza

Infine, con il termine Teleassistenza si indicano tutti quei servizi di socio-assistenza a persone fragili o diversamente abili, presso il loro domicilio, tramite la gestione di allarmi, l’attivazione dei servizi di emergenza o di chiamate di supporto da  parte di un centro  servizi.

La Telemedicina secondo heymedico

Noi di heymedico crediamo profondamente nel valore della telemedicina come mezzo per rendere l’assistenza sanitaria equa e accessibile. Con questa vision lavoriamo ogni giorno per abbattere le barriere informative e geografiche della medicina tradizionale sfruttando il potenziale delle tecnologie digitali.

Con questo articolo, speriamo di averti aiutato a fare chiarezza sul tema. Ti diamo appuntamento sul nostro blog per ulteriori approfondimenti!

Nel frattempo, puoi leggere di più su di noi e sul nostro progetto, consultando la sezione dedicata alla nostra azienda.

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